sabato 19 febbraio 2011

Torta morbida pere e cioccolato


Oggi, a trentun'anni (quasi trenta due, per la verità) non sono sicuramente la stessa persona di dieci anni fa, e per una svariata serie di motivi, direi. Passato il tempo delle velleità artistiche (per me e per molti reduci dalla scuola di teatro), confinati in quell'angolo del cuore in cui sono sepolti i ricordi gli amori dei miei vent'anni: quelli che mi hanno lacerato il cuore, mi hanno fatto fare lunghi viaggi notturni per essere il giorno dopo a mille chilometri di distanza, stanca, insonne, piena di aspettative che andavano quasi sempre per lo più deluse, accompagnata da amiche fedeli. Non sono più la ragazza che faceva l'alba chiacchierando in macchina e che comunque riusciva a preparare un esame all'università pur facendo le due quasi tutte le notti. Vedo la mia pancia più morbida di quando avevo vent'anni, quando le pene d'amore lasciavano i segni soprattutto sul mio corpo, che di colpo diventava magrissimo, e sul mio viso segnato dalle lacrime e dall'insonnia. E anche se stamattina mi sono alzata di buona lena alle sette e mezza, nonostante il mio bimbo raffreddato mi avesse svegliato alle quattro e un quarto, per andare alla mia seconda lezione di pilates, penso che le mie forme più morbide e i confini arrotondati del mio corpo siano proprio il segno più forte della donna che sono diventata. Una mamma felice e allegra che fa le bolle di sapone in salotto con il suo bimbo, una moglie innamorata di un uomo con cui si fanno anche delle belle litigate ma senza che il cuore sanguini come a vent'anni. E non è perché amo di meno... Così, anche se spero di trovare una forma un po'più tonica in tempo per l'estate, confesso di essermi preparata al pilates contrastando il pomeriggio freddo e piovoso di ieri con una fetta di torta appena sfornata, morbida e cioccolattosa come piacciono a me, e ai miei due amori.

mercoledì 16 febbraio 2011

Cuor di cioccolato, cuore di fragole.


Cosa ho regalato a San Valentino? Un dolce, una fotografia, la promessa di una musica. De Andrè è sempre De Andrè e come parlava d'amore lui... La canzone d'amore scelta questa volta è Suzanne, che qualcuno potrebbe obiettarmi non è Faber ma Coen. Ma chiudete gli occhi e pensate alle due versioni e ditemi se non vedete due donne diverse e non ascoltate due musiche diverse: una solare e illuminata (Coen) e l'altra malinconicamente coperta di piume (F.D.A.). La immagino seduta a una finestra con una tazza di tè fumante in mano a guardare fuori una pioggia sottile e un cielo grigio. Sarà che nella malinconia mi riconosco e che questa canzone parla anche di me, delle mie piume e dei miei stracci. Sarà per questo che è il mio regalo di San Valentino insieme ad un tortino di cioccolato caldo con il cuore morbido, una coulis di fragole profumatissima e un po' di gelato fiordilatte. Preparato alle dieci di sera, a poco dalla quiete di Lorenzo addormentato, ancora sveglio che guarda i piatti e indica con il dito piccolo e paffuto "Cioccolato". Indubbiamente un intenditore.





E con questa ricetta partecipo ad un nuovo contest, il dolce ha già un suo cuore io ne ho aggiunto ancora un altro di morbide fragole.




http://cuocicucidici.blogspot.com/2011/01/hart-to-hart.html


Coulants au chocolat

Ingredienti per 4 persone
200 gr di cioccolato fondente
70 gr di burro
4 uova
70 gr di zucchero
50 gr di farina

Sciogliete il cioccolato e il burro a bagnomaria.
Sbattete le uova con lo zucchero finché il composto diventa chiaro e spumoso.
Pre riscaldate il forno a 220°.
Unite questo composto al cioccolato raffreddato. Mescolate, poi incorporate la farina setacciata.
Accendete il forno a 220°.
Versate il composto in stampi imburrati e infarinati. Cuocete per 7 minuti, fate riposare per 2 minuti, poi sfornate.

Un consiglio
La cottura è indicativa, come al solito il forno fa la differenza, però potete regolarvi sulla cottura guardando la superficie quando si è formata la crosticina potete tirarli fuori.
Sono buonissimi soltanto spolverati di zucchero a velo, ma ricoperti con coulis di fragole e accompagnati da gelato alla vaniglia o fiordilatte sono ancora più buoni.

martedì 8 febbraio 2011

La casseruola dei ricordi (un racconto per chi con le parole è più a suo agio che con la fotografia)

Un pomeriggio d'inverno insolitamente assolato e molto freddo, e così anche se sono già quasi le quattro la luce è ancora chiara e nitida. La mattina l'avevo passata passeggiando davanti al mare con il mio bimbo, il vento leggero pizzicava il viso, pungeva come tanti piccolissimi spilli di ghiaccio. E' un freddo che chissà come mai ti rimane addosso, non funzionano gli strati di maglioni sotto cui ci si rifugia né l'effetto di una bevanda calda, è come se ci fosse bisogno di un altro tipo di calore, più profondo, che ha origini lontane e ti avvolge tutto intorno come un abbraccio leggero e rassicurante. Così nel silenzio della casa che dorme il sonnellino pomeridiano, mi sono ritrovata davanti ai fornelli rischiarati da quella inaspettata luce primaverile. La casseruola d'alluminio sarebbe stata perfetta a contenere la mole di ricordi di cui andavo alla ricerca, per rimestare il loro sapore, il loro colore, il loro odore, le voci ormai sopite, le persone ormai lontane che avrei voluto ritrovare in quel pomeriggio a riscaldarmi il cuore. Ma ahimé era troppo grande per gli ingredienti che avevo a disposizione, così mi sono dovuta arrendere all'ineluttabilità della meno poetica pentola di acciaio inox. Non so se fosse dipeso da me ma quel pomeriggio a tagliare le cipolle non riuscivo a smettere di piangere...Poi finalmente erano lì bagnate da un filo d'olio a rosolarsi lentamente al fuoco basso del fornello più piccolo. Poi quando queste erano state pronte avevo buttato dentro i tocchetti di vitello, li avevo lasciati amoreggiare insieme alla cipolla per un po'di tempo finché, per placare i loro ardori, non li avevo sfumati con un bicchiere di vino bianco. Dopo avere aggiunto sale e pepe avevo tirato su il coperchio e li avevo lasciati a cuocere, controllando di tanto in tanto se non fosse il caso di aggiungere un po'd'acqua ad allungare la salsa di vino. E così il lungo pomeriggio dello spezzatino con le patate aveva avuto inizio: il calore che poco per volta usciva timidamente dalla cucina per diffondersi in giro per casa, portandosi dietro quell'odore fragrante di vino e carne. Non so se quella dello spezzatino con le patate sia una ricetta di mia mamma o di mia nonna, mia mamma sicuramente lo prepara buono e così tanto diverso dal mio. Ma di mia nonna che prepara lo spezzatino non ho memoria e nonostante tutto ieri era ai miei nonni che andava il mio pensiero, a quei pomeriggi di bambina trascorsi a casa loro, insieme a mia sorella e ai miei cugini, a mio nonno seduto in poltrona mentre noi gli giocavamo intorno, a quella stessa poltrona che oggi è a casa mia e su cui mi sedevo ad allattare Lorenzo nelle notti insonni di un paio di anni fa...Non so cosa bollisse allora nella pentola di mia nonna, ma di sicuro doveva essere qualcosa che diffondeva calore tutt'intorno per essere ancora così presente in me dopo tanto tempo. Le cinque, già un'ora di cottura, le sei, due ore, le sette, tre ore, le sette e mezza aggiungo le patate tagliate a tocchetti, ancora un po' di sale e d'acqua, le otto, quattro ore. Delle patate sono rimasti solo pochi tocchetti il resto si è sciolto nella cottura, in Sicilia si dice che hanno fatto "u maccu". Ecco dove sta la differenza non solo nei chiodi di garofano, che io non metto, ma anche nella cottura delle patate. Mia madre le lascia cuocere quel tanto che basta perché non siano dure, a me piace che si sciolgano completamente in bocca.

Spezzatino con le patate
Ingredienti

Carne di vitello a tocchi
Cipolla
Olio extravergine d'oliva
Patate
Sale Pepe
Tanto tempo

lunedì 7 febbraio 2011

I Chocolate Crinkles (che vorrei)



Si da il caso che a volte si preparano così tante cose per gli altri che a te passa la voglia di mangiarle...In meno di un mese ho preparato quattro torte di compleanno e due diverse tipologie di biscotti, di questi i biscotti al burro sono ormai diventati un classico della mia cucina, resistono oserei dire solo poche ore e poi non ne restano che briciole, i Chocolate Crinkles sono invece una novità...Molto buoni, soprattutto per chi come me ama i dolci dal cuore morbido e l'esterno croccante. Mia sorella mi aveva chiesto di prepararli per il suo compleanno solo che alla fine l'impasto è rimasto in frigo causa troppi dolci da fare e poco tempo a disposizione. Così li ho fatti il giorno dopo, quando tra avanzi di tiramisù, torta fredda di yogurt con coulis di fragole e torta al cioccolato con ganache di cioccolato né io né mio marito abbiamo avuto molta voglia di mangiarli...Anche perché le dosi sono abbastanza generose e di biscotti ne vengono almeno una cinquantina...Morale della favola sono ancora lì, dentro la loro scatola di latta, senza nessuna che gli renda i dovuti onori...Ed io mi chiedo, ma è vero che a cucinar si perde l'appetito? Perché forse tra qualche mese passerò la maggior parte del mio tempo in un laboratorio dolciario, svanirà allora la mia passione per cioccolato & co?

Ingredienti
Burro gr.60
Cioccolato fondente spezzettato gr.225
Zucchero gr.100
Farina 00 gr.225
Uova 2 (grandi)
Lievito 1 cucchiaino
Sale
Vaniglia

Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro.
A parte setacciate farina, lievito e sale. Sbattete le uova e lo zucchero, unite la vaniglia il cioccolato e la farina. Mescolatate velocemente tanto quanto basta ad incorporare tutti gli ingredienti. Coprite l'impasto e lasciatelo riposare in frigo per almeno tre ore o meglio tutta la notte. Versate in due ciotole zucchero semolato e zucchero a velo. Formate delle palline (non troppo grandi altrimenti si rischia che i biscotti non siano cotti al punto giusto al centro)e passatele prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo. Non lavorate troppo l'impasto nel formare le palline altrimenti questo rischia di riscaldarsi troppo. Se vi sembra che l'impasto si sia riscaldato troppo una volta finito riponete i biscotti in frigo per un altro po'. Pre riscaldate il forno a 170°. Infine cuocete per circa 8-9 minuti , si tratta del tempo giusto perché si verifichi la meraviglia del cuore morbido e dell'esterno croccante. Poi come si sa i tempi e le temperature di cottura sono sempre indicativi, con i forni domestici tutte le indicazioni si vanno a fare benedire...Fate dei tentativi! Io ancora oggi non riesco a cuocere due volte lo stesso dolce nello stesso modo!

venerdì 4 febbraio 2011

Zucchero & Lavanda


Intanto un po' di resoconti sulle mie ultime avventure dolciarie (non sempre felici per la verità!).
Parto da qui, da un pacco di fiori essiccati di lavanda e violetta che mi sorella mia aveva portato dalla Francia la scorsa estate. Aspettavano che li usassi per il gelato alla lavanda che poi, non so bene perché, non ho mai fatto e così qualche giono fa ho pensato che intanto in attesa di un loro uso più elaborato avrei potuto preparare dello zucchero aromatizzato, perfetto poi per insaporire tè e infusi o per aromatizzare creme e frolle per biscotti e crostate. Così la scorsa settimana ne ho preparati due vasetti, usando semplicemente lo zucchero, i fiori e una scorza di limone per esaltarne maggiomente il profumo. Lo zucchero così preparato va conservato per almeno due settimane prima di essere usato perché si insaporisca e prenda il giusto profumo.

Ingredienti
Zucchero gr.300
Fiori essiccati di lavanda 3 cucchiaini
Scorza di limone

Gli ingredienti in realtà sono puramente indicativi, dipende tutto da quanto volete che risulti forte l'aroma del vostro zucchero.

Nuova Veste

In pieno inverno, dopo giorni di pioggia, freddo e influenze, torno al mio blog e gli regalo una nuova veste dal fiorito sapore primaverile.
Probabilmente sarà quasi primavera quando aprirò la casa di questo blog. E allora ho pensato di anticipare un po'i tempi lasciando spuntare fiori da mug fumanti tra l'aroma di vaniglia e cannella.
Siamo arrivati alle ultime voci della lista:
corso Rec x fatto
corso haccp x fatto
apertura Partita Iva x fatto (a proposito la cioccolateria si chiama "Cioccolateria Lorenzo")
ricerca forniture macchine e arredi x fatto
ricerca locale x fatto
sopralluogo ditta edile per ristrutturazione locale x fatto
compilazione Business plane x fatto
richiesta finanziamento x fatto
Ecco l'ultima voce da spulciare...
concessione finanziamento e avvio lavori - Aspettiamo...
Intanto fatti due conti se tutto va come speriamo la cioccolateria aprirà proprio in primavera, ci godremo le ultime giornate di freddo e pioggia del pazzerello marzo tra tazze fumanti di cioccolata calda e aromatici infusi e poi affronteremo la tardiva Pasqua e ci inventeremo il programma dell'estate con dolci freschi al cioccolato gustati all'ombra del vecchio ficus di Piazza Marina.