giovedì 21 ottobre 2010

Aspettando il cioccolato plastico


E mentre Lori gioca nel suo box io mi preparo alla mia prossima avventura di cioccolato, il cioccolato plastico! Il glucosio c'è, il cioccolato anche aspetto solo di avere qualche ora, magari stasera quando il bimbo dormirà, a disposizione per vedere se i giorni d'estate passati a fare la pasta di sale mi abbiano lasciato qualche capacità manuale nella lavorazione di fiori e orsetti vari...Vi farò sapere!

giovedì 14 ottobre 2010

La mia preferita, torta allo yogurt con gocce di cioccolato


Una pausa, finalmente riesco a prendermi un momento per scrivere questo post. Avrei voluto farlo domenica, ma non sono riuscita a trovare, in tutti questi giorni, quella mezz'oretta che serve per ordinare un minimo i pensieri e lasciar scivolare le parole. Una torta preparata prima di andare a dormire per la colazione di un sabato mattina in cui non era rimasto niente da mangiare, il profumo per la casa addormentata, Lorenzo che ci affonda la manina il giorno dopo per afferrarne le bricioline. La prima torta che ho imparato a fare, molto prima di scoprire che preparare i dolci era quello che volevo fare nella vita... La ricetta me l'aveva data Elena, una delle meravigliose ricette della sua famiglia. Con il tempo ho imparato a non farla cuocerla troppo sopra, ho scoperto trucchi per lasciarla morbida all'interno o perché le gocce non finissero tutte al fondo... Adoro mangiarla ancora tiepida, con le goocce sciolte per il calore del forno o inzuppata nel caffè latte. E' uno di quei dolci che sa di casa, il tipo di dolce che vorrei si trovasse nella mia cioccolateria...

Ingredienti
come dosatore si usa un vasetto vuoto di yogurt

3 v. farina
2 v. zucchero
1 v. yogurt
1 v. scarso olio di oliva
1/3 di v. di latte
1 v. di gocce di cioccolato
2 uova
1 bustina di lievito
2 uova

lunedì 4 ottobre 2010

Sacher Torte


Ci sono giorni come questi appena passati che non faccio altro che pensare che forse sto facendo un sogno più grande di me. Perché diventare imprenditori per chi non appartiene ad una famiglia di imprenditori, per chi non ha un capitale proprio da rischiare, per chi non è un pasticcere da generazioni rende tutto ancora più complicato. E così le difficoltà si sommano: preventivi che devono stringersi perché sforano il budget entro cui devi far stare tutte le spese di alcune decine di migliaia di euro, un direttore dei lavori da trovare, la compilazione della parte economica del business plan che non sai neppure da dove iniziare, Agronica che cambia il tuo consulente, qualcuno che forse vuole affittare il tuo stesso spazio, dei tempi da rispettare, il corso Rec alla Camera di Commercio tre volte alla settimana e tu che vorresti cogliere al volo l'invito di Gaspare per stare un po' in pasticceria con lui e imparare come si fa (il cioccolato, i dolcetti di mandorla, la torta Sette Veli, la Savoia...) e poi Enzo con la febbre, Lorenzo con la febbre, io che la febbre non ce l'ho ma l'influenza sì...E poi ci ho provato, ho fatto la Sacher. Rapita dal mio solito desiderio di viaggio. Ho pensato a Vienna, al Liberty, alla Secessione a Schiele e Klimt e perché no, anche al signor Freud ma questa volta per fortuna non ero costretta ad ascoltare un arrogante professore che credendo di saper tutto tira in ballo Sigmund per spiegare, a suo dire in modo impeccabile, il significato di ipocrisia...Ebbene si, forse non ci crederete ma per aprire la mia cioccolateria mi tocca di dover sopportare anche questo! Devo ammettere che anche i dolci risentono dell'umore di chi li prepara e la mia Sacher mi ha remato contro durante tutta la preparazione, un po'come Lorenzo quando sente che sono nervosa e scalcia come un mini pony infuriato ad ogni cambio di pannolino e non solo! Ma alla fine ce l'ho fatto e nemmeno troppo male perché fosse la prima volta! Ora spero solo che la burocrazia non mi inghiotta ancora...

Ingredienti per 8 persone
Per il biscotto al cacao:

4 uova
100 gr di zucchero
40 gr di cacao
20 gr di fecola di patate

Per la ganache
250 gr di cioccolato fondente
250 gr di panna liquida

Confettura di albicocche

Separate i tuorli dagli albumi, sbattete i tuorli con 20 gr di zucchero finché il composto diventa chiaro e montate gli albumi a neve ferma incorporando poco a poco lo zucchero. Mescolate delicatamente i tuorli agli albumi. Incorporate il cacao e la fecola al composto di uova e versate in uno stampo a bordi alti del diametro di 20 cm, imburrato e infarinato. Cuocete per 20 minuti, sformate e lasciate raffreddare bene prima di tagliare il composto a metà. Preparate la ganache portando prima la panna ad ebollizione e versando poi sul cioccolato a pezzi. Aspettate un paio di minuti e poi con frusta mescolate, quando il composto è liscio, lucido ed omogeneo la ganache è pronta. Coprite con la pellicola lo stampo in cui avete cotto il dolce e versateci sopra un po' di ganache. Appoggiateci la parte superiore del bisctto, imbevetela di sciroppo di albicocche, versate uno strato sottile di ganache e poi la confettura di albicocche. Imbevete l'altra metà del biscotto e richiudete premendo leggermente. Mettete in frigo per 2 ore. Tirate fuori il dolce dal frigo e versateci sopra la ganache rimasta, mettete in frigo fino a quando la ganache si sarà addensata. Perché la torta abbia un aspetto brillante si può utilizzare una glassa elaborata da versare sopra quando la ganache si sarà indurita.

mercoledì 22 settembre 2010

Temporale di settembre ovvero I Muffin di Manu


Un altro temporale settembrino, pioggia, fulmini e tuoni, la corrente che regolarmente salta. Certo le prime piogge dopo l'estate hanno sempre il loro fascino ma io sono da sola a casa con Lorenzo che da quando ha imaparato a camminare vuole correre da un angolo all'altro della casa e lo fa, inutile dirlo, corredando il tutto di livide cadute . Di riuscire a tenerlo nel box per più di mezz'ora non c'è verso, va un po' meglio con il seggiolone a patto che si riesca a tenerlo distratto... E così ci provo. Sì perché io ho una gran voglia di una ricetta di inizio autunno in tono con la pioggia di fuori. Dei muffin caldi e morbidi con le gocce di cioccolato mi sembrano una buona idea. E poi c'è la ricetta di Manu dei muffin ai mirtilli attaccata con una calamita alla parete del frigo. Usata altre volte come base per torte ma mai per i muffin... Per ovvie ragioni ho sostituito i mirtilli (e non solo perché non li avevo ma perché, ovviamente, il cioccolato è il cioccolato!) e ho cominciato a tirar fuori le ciotole più colorate che avessi e poi la spatolina rossa di silicone e gli stampi e anche una teglia muffin in silicone gialla con cui ho coinvolto direttamente Lorenzo. Ho dato anche a lui una spatolina ed una ciotola e abbiamo giocato a cucinare insieme... E dopo circa un'ora, placati tentavi di ribellione, culminati in urletti e lanci per aria di scodelle varie, i muffin erano pronti, profumati e morbidi. E Lorenzo tutto sommato era anche abbastanza soddisfatto... Insomma mi guarda incantato quando sciolgo il cioccolato, copia il gesto che faccio quando metto il sale nella pasta...Posso dire anch'io di avere il mio piccolo assistente chef in cucina... Anche se non è proprio un topo nel cappello!:)

I Muffin di Manu o anche ai mirtilli ovvero i Muffin alle gocce di cioccolato
240 ml di latte
120 ml di oilo vegetale
2 uova
100 gr di zucchero granulato
100 gr di zucchero di canna
380 gr di farina
4 cucchiani di lievito in polvere
1 cucchiaino raso di sale
180 gr di gocce di cioccolato fondente puro
1 puntina di bicarbonato
Preriscaldate il forno a 200°, mescolate insieme uova, latte i due tipi di zucchero e l'olio. In un'altra terrina miscelate la farina, il sale e il lievito. Unite i due conposti e dopo aver mescolato aggiungete le gocce. Versare negli stampini e iinfornare per 20-25 minuti.

martedì 17 agosto 2010

Dedicato a chi ama gli angoli nascosti


Lo ammetto... Anche io mi sono lasciata prendere dalla pigrizia di agosto, dalla sua lentezza, dal languore dei giorni di scirocco, dalla calma della città svuotata. Pochi esperimenti culinari e tutti rigorosamente freschi e leggeri (niente ganache e glasse, solo tanto yogurt e qualche goccina di cioccolato a cui non ho saputo dir di no!), poca concentrazione e nessuna voglia di mettersi ad elaborare un lungo e astruso business plan... E nonostante tutto c'è stato qualcosa che non ho smesso di fare nonostante il caldo e l'indolenza: smettere di immaginare come potrebbe essere, andare alla ricerca di idee che diano un volto e un'identità a quel locale già splendido e che rimane, finora e credo sempre, l'unico ad incarnare alla perfezione il sogno di un caffè per chi ama gli angoli nascosti come me...

Avete presente quella sensazione di stupore e meraviglia, quel senso di magia che ci prende quando camminando distrattamente o andando in giro di fretta ci s'imbatte in un angolo della città che non ci si aspettava? Fermarsi a guardare come se si fosse forestieri, esploratori. A me capita. Mi capita nelle strade senza traffico, sempre in quel tratta di via Alloro da cui s'intravede il mare, lungo la passeggiata delle Cattive, per quelle vie del centro in cui edifici da poco restaurati si susseguono e si alternano ad altri ancora fatiscenti e diroccati (maledette lastre di lamiere che nascondono i ruderi di Palazzo Bonagia!)

Ed è lì in uno di questi angoli riparati che ho trovato il posto giusto per il mio caffè, la mia cioccolateria. Lontano dalla ressa di wine bar che spuntano come funghi uno dietro l'altro, soffocati dalle macchine posteggiate ovunque, e continuamente in balia degli umori e dei gusti altalenanti dei clienti. Mi piacerebbe che il mio posto fosse per i miei futuri ospiti un rifugio, quasi un prolungamento della propria casa, una stanza in più in cui trovare calore in un pomeriggio d'inverno e riparo dall'afa in una calda giornata d'estate come questa di oggi. Un posto "scovato" un per caso, magari di ritorno da una passeggiata con il proprio bambino che poco prima affondava spaventato i piedini ancora instabili nella soffice erba del vasto prato davanti al mare.

martedì 3 agosto 2010

Scusi, ma lei è in ferie?

Se mai un giorno dovesse venirvi in mente come a me di diventare "imprenditori" iniziate a lavorare al vostro progetto dopo le vacanze natalizie...Così avrete almeno sette mesi prima che tutti quelli di cui avete bisogno vadano in ferie! Eh sì! Palermo è sicuramente molto meglio in questi giorni che nella sua normalità: traffico ridotto al minimo, poca gente in giro e molti turisti, strade deserte anche a muoversi a piedi. Un clima che, nonostante la calura, ti invoglia ad andartene in giro per strade e viuzze a riappropiarti di quella dimensione solitaria e silenziosa della tua città che ami tanto... Per il resto però fornitori in ferie, progettisti idem l'unica cosa che per questo mese di agosto non chiuderà sarà la mia cucina, lì almeno il mio progetto non va in vacanza. Anzi... Fino ad ora ho bazzicato in rete alcuni dei blog che più mi piace seguire alla ricerca di una merenda cioccolatosa ma misurata al mese di agosto da offrire domani a Giulia finalmente ritornata da Bologna (anche lei in ferie ovviamente!).

lunedì 2 agosto 2010

Se una notte d'estate un sognatore

Questo blog nasce in una notte d'estate, un gelsomino sulla pianta alla finestra, Lorenzo che dorme, un po' d'aria fresca. L'idea di condividere con voi un progetto, una vecchia idea, un piccolo sogno...Che non è solo legato a questa pagina e a quelle che verranno, alla voglia di scrivere e a quella passione viscerale che è la cucina. Il mio piccolo sogno è racchiuso tutto nel nome del mio blog, è per lui che l'ho chiamato così. Per il cioccolato. Che nonostante il caldo torrido è in questa mia estate palermitana il centro dei miei pensieri. Tanto quanto il mio bimbo che impara a camminare e a dire le sue prime parole, che scopre il mare e assaggia il gelato per la prima volta. Quest'estate non fa troppo caldo per il cioccolato... Anzi...Provo nuove ricette, penso ad accostamenti insoliti a dolcezze che vorrei assaggiare. Quest'estate sto lavorando insieme ad Enzo (che poi è mio marito) al nostro progetto di aprire una cioccolateria artigianale a Palermo, nel cuore del centro strorico, in un locale che abbiamo visto qualche settimana fa a due passi dai centinari Ficus di Piazza Marina, che stiamo ancora valutando se ci possiamo permettere economicamente... Questo blog è il racconto del nostro work in progress, di come ci stiamo reinventando una vita dopo esperienze di lavoro belle ma ormai passate. Scusatemi quindi se non sarò costante nel racconto, se sparirò per qualche giorno, ma leggetemi e accomapgnetemi in questo viaggio tra ricette e burocrazia!