lunedì 15 settembre 2014

Pirati candeline e cioccolato

5 anni. Puoi chiudere gli occhi e volare. Raggiungere un'isola lontana così lontana che solo i sognatori possono arrivarci. Coloro che senza chiudere gli occhi riescono a vedere velieri ondeggianti tra la schiuma del mare e bandiere nere che sventolano teschi nel cielo. Accampamenti d'indiani e scie luminose nel buio. Mentre vibra nelle orecchie un trillo melodioso.
Si può crescere senza per forza dimenticarsi di essere stati bambini. 
Buon compleanno amore mio. 





Torta di compleanno di Lorenzo (torta kit kat con smarties)

Ingredienti per una torta da 24 cm di diametro

Base 

2 vasetti da yogurt di farina
1 vasetto di cacao amaro in polvere
2 vasetti di zucchero
1 vasetto di olio di semi
1 vasetto di yogurt intero
1/3 di vasetto di latte
1 bustina di lievito
3 uova

Mescolare schiumare con una frusta le uova con lo zucchero, aggiungere lo yogurt e poi il latte. Infine farina cacao e lievito setacciati insieme. Per ultimo l'olio. Infornare a forno preriscaldato a 170 gradi per circa 30 minuti. 

Lasciate raffreddare quindi tagliate a metà bagnate con del latte tiepido e poi farcite. 

Farcia

300 gr di panna fresca da montare
400 gr di nutella
Montare la panna. Questa non dovrà essere troppo soda altrimenti la mousse risulterà eccessivamente grassa. Sciogliere la nutella e quando sarà tiepida aggiungerla alla panna con movimenti delicati dal basso verso l'alto. Farcite la torta e ricopritela. A questo punto posizionate i bastoncini di kit kat lungo i bordi della torta e poi ricoprite la superficie di smarties colorati. I bambini rimarranno a bocca aperta.Lasciatela in frigo per qualche ora prima di servirla.

 

Con questa ricetta partecipo al contest de la cucina di Alice.
http://lacucinadialice.blogspot.it/2014/08/il-2-contestil-compleanno-dei-bambini.html?m=1



sabato 2 agosto 2014

Avventura brunch!


L'estate che fatica! Il caldo sfianca e il lavoro arranca! L'inverno avvolge e protegge nel caldo soffice della lana e dei fumi di un te profumato mentre fuori la pioggia scrosciante bagna le strade e riga i vetri appannati. L'inverno invita al riparo e la nostra Cioccolateria sin dai suoi primi giorni si è prestata bene a coccolare chi ha voluto ripararsi presso di noi. L'estate è un continuo reinventarsi. Inventarsi un'oasi al fresco in cui ripararsi dal torridcaldo  siciliano, inventarsi dolci coccole che soddisfino il palato di chi non sa rinunciare al dolce ma tuttavia cerca freschezza e leggerezza. Ed è in questo spazio di incertezza e voglia di sperimentare che Cioccolateria Lorenzo si veste d'estate, di frutta, di gelati, di cioccolato freddo, di tavolini all'aperto, di piante aromatiche, di canneti ombreggianti e di brunch! Eh si perché se il te del pomeriggio e la colazione del mattino facevano del nostro locale il posto ideale per trascorrere in dolcezza alcune ore bisognava inventarsi un momento d'incontro ideale anche per la bella stagione!E così pensando alla voglia di lentezza che spesso accompagna le giornate d'estate ci siamo detti che si, forse poteva essere piacevole prolungare un po' la colazione o anticipare il pranzo e prendersi un po' di tempo per assaporare una proposta un po' insolita per la nostra Cioccolateria, dolce quanto basta e con quel pizzico di sale che nella vita e soprattutto in vacanza non guasta mai! :))







domenica 26 gennaio 2014

Sunday morning

E buongiorno sia! Se ti svegli e come per magia ha smesso di piovere e il tuo bimbo morbido non ha più febbre e ti regala il risveglio più dolce al mondo fatto di coccole e baci umidi. Se basta uno shampoo a cancellare una settimana di influenze (mia e del pupo)  e restituirti le fattezze di una donna. Che c'è gusto perfino ad indossare per casa quel maglione scovato coi saldi! E con lentezza e calma assorbire i colpi di un rientro a lavoro, nei giorni scorsi, tutt'altro che soft. Buona domenica, zuppa calda, tavolo nuovo, sole di gennaio, cielo limpido e aria gelata.

giovedì 16 gennaio 2014

Piccola pasticceria di casa

Dando uno sguardo rapido al blog mi rendo conto di come sia cambiata in questi due anni. Ho deciso di aprire cioccolateria Lorenzo non avendo idea di quello che questo avrebbe davvero significato. Era solo una possibilità, una delle tante per reinventarsi una vita. Eppure mi rendo conto solo adesso che non avevo affatto idea di quello che sarebbe stato. Semplicemente ero un'imprenditrice non del tutto consapevole, una mamma lavoratrice non del tutto consapevole, una"pasticcera" non del tutto consapevole... Non ero affatto consapevole neppure delle mille risorse che si possono tirare fuori strada facendo, della solidarietà ( femminile per lo più!) che ti tira fuori dai guai, di come messi davanti ad un'impresa più grande di noi si possa diventati bravi e tosti. Un giorno dovevo mettere 40 gr di fecola in una torta e invece misi 40 gr di lievito. Vedevo quell'ammassocioccolattoso gonfiarsi dentro il forno a dismisura fino a quando puff! Sgonfiato, all'improvviso! Non contenta dell'aspetto orribile provai perfino ad assaggiarla...beh vi basti sapere che 40 gr di lievito per una tortina da 20 cm di diametro sono davvero troppi per qualsiasi bocca umana  :)) guardavo le vecchie foto in questo blog e pensavo come questi due anni di silenzio fossero stati in qualche modo necessari. Per acquisire quella consapevolezza di cui mancavo completamente all'inizio. Le sfide sono meravigliose! E cioccolateria Lorenzo è la mia piccola sfida. Non so perché spesso le donne in crisi si confrontino con la cucina, mi vengono in mente julie e julia, mi ritrovo nei loro sconforti e nella loro passione, nella loro realizzazione. La strada è ancora lunga,
ancora tutta da tracciare in realtà, visto com'è fatta di idee e progetti ancora da realizzare...eppure mi sento di dire che la mia piccola "pasticceria di casa" ha aperto le  sue porte.                                  

 Praline al cioccolato bianco e pistacchi


Ingredienti:
Cioccolato bianco Ivoire Valrhona
Pistacchi siciliani

Occorrente:
Stampi per cioccolatini in policarbonato
Un termometro da cucina

Preparare delle praline a casa non è impossibile! Ed è possibile che oltre ad essere buone siano anche belle! Basta seguire poche regole e temperare il cioccolato nella giusta maniera. Infatti se temperato per bene il cioccolato non avrà solo la giusta consistenza (farà per intenderci quel rumoroso croc non appena lo spezzerete) ma avrà anche un aspetto liscio e un colore lucido e brillante. Per questi cioccolatini dovete sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria facendo attenzione che l'acqua non finisca nel cioccolato. Una volta che il cioccolato si sarà sciolto passate alla fase di temperaggio. A casa una tecnica piuttosto semplice da usare è quella del temperaggio a bagnomaria. Dovrete immergere la bacinella con il cioccolato fuso in un'altra bacinella con dell'acqua fredda. Mescolando continuamente controllate la temperatura con il termometro, per il cioccolato bianco questa dovrà raggiungere i 27,5 gradi circa. A quel punto colate negli stampi e mettete a cristallizzare in frigo. Saranno pronti dopo pochi minuti.

Riprendere un discorso mai interrotto

Eccomi qua. Un pomeriggio assolato di gennaio, una lenta pigrizia. Comincio a riappropriarmi del mio tempo adesso, dopo due anni di vita di Cioccolateria Lorenzo. Questi due anni sono stati pieni, intensi di emozioni, carichi di tensioni e stanchezza. Vivi. Come sono sono vivi i giorni pieni di cose da fare di visi da incontrare. Un'avventura cresciuta giorno dopo giorno, che di giorno in giorno si è riempita di nuove persone incontrate, molte mai più abbandonate e che non hanno abbandonato noi! E di tanti dolci preparati e assaggiati. Oggi ricomincio da qui dalla voglia di scrivere che non mi ha abbandonata mai in questi due anni. Ritorno al mio grande amore.

mercoledì 9 novembre 2011

Ciliegie d'autunno, la frutta di martorana



C'era una volta una bambina che non aveva paura della morte.
La morte aveva il volto benevolo di una pupa di zucchero
i colori audaci della frutta di martorana
il sapore dolce dei melagrani
la scioglievolezza della glassa dei taralli
la frenesia della ricerca dei doni nascosti in casa.

La festa dei morti arrivava ogni anno al volgere dell'autunno
in quel tempo in cui il clima impazzito non ci aveva portato via del tutto le stagioni di mezzo e i colori del passaggio erano ancora forti e distinti.
Giocavo a far scriocchiolare le foglie arancio danzanzo leggera con le mie nuove scarpe, rigorosamente ballerine-nere-di vernice.
Passavo la notte precedente l'arrivo della festa a giocare con mia sorella,
si poteva anche fare più tardi, il giorno dopo non c'era scuola.
Non si vedeva in giro per casa traccia di doni,
nessun cesto di dolci, andavo a letto senza che alcuna leggenda popolare
mi avesse terrorizzata, non aspettavo, con il cuore che batteva a mille, nessun morto dispettoso che venisse a solleticarmi i piedi.
Non credo che mia madre non conoscesse queste credenze forse, semplicemente, non le sembrava opportuno raccontarle a due bambine.
Eppure provo ad immaginare i brividi e l'ansia che avrei provato ad ogni scricchiolare di muro se le avessi conosciute...

Così la mattina arrivava senza che io avessi dovuto intonare orazioni
per l'anima dei cari estinti per convincerli della bontà del mio cuore e di quanto meritassi gli agognati doni. Dei doni, invece si faceva ricerca in tutta la casa, e ogni anno il nascondiglio era nuovo, altro che cercare nell'armadio come l'anno passato! Bambole e dolciumi, abiti nuovi e scarpette, era una gioia per i bimbi, i morti erano arrivati. Senza paura, beata incoscienza.





Frutta di martorana

Ingredienti

Kg 1 farina di mandorle
Kg 1 zucchero a velo
g 150 glucosio
g 110 acqua
n° 2-4 fiale di aroma mandorle
n° 1 bustina di vanillina
colori alimentari
alcool per alimenti
vernice alimentare a base di gommalacca alimentare

Miscelare in una scodella la farina di mandorle, lo zucchero a velo, il glucosio,
la vanillina e l’aroma di mandorle.
Versare l’acqua sulla miscela ottenuta e impastare per pochi minuti, dapprima
con un cucchiaio e poi con le mani. Non impastare per molto
tempo perché si otterrebbe un impasto oleoso e non più utilizzabile.
Passare le mani nell’amido per dolci e formare, con l’impasto ottenuto, delle
sfere di varia dimensione tenendo conto del tipo di stampo che si vuole utilizzare.
E’ importante, in questa fase, passare più volte le mani nell’amido per
ottenere delle sfere ben lisce e non appiccicose.
Spennellare la forma di gesso con l’amido (oppure rivestire la forma con una
pellicola trasparente per uso alimentare), inserire la sfera di pasta di mandorle
nello stampo, pressarla leggermente e quindi estrarla. Togliere con un pennello
le tracce di amido e lasciare riposare per un giorno prima di procedere alla
colorazione.
Per colorare la pasta di mandorle utilizzare i colori alimentari sciogliendoli in una soluzione al 50% di acqua e alcool per alimenti.(In mancanza di alcool si può utilizzare un liquore secco allo stato puro come Gin,Wodka, Whisky, Cognac).
Se si desidera lucidare la frutta di Martorana, dopo aver fatto asciugare i colori
per almeno un giorno, si può passare la vernice a base di gomma lacca, usando un pennello asciutto.



Tradizione vuole che la frutta di martorana venisse preparata dalle monache benedettine del monastero della chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio detta appunto "La Martorana". Si racconta che trovando gli alberi del giardino spogli dei propri frutti queste li avessero addobbati con i frutti a base di farina di mandorle, rendendo così il giardino accogliente e adorno di frutti colorati in occasione della vita del papa dell'epoca.
L'uso, invece, di preparare dolci a base di mandorle e zucchero è più antico e di derivazione araba.

lunedì 31 ottobre 2011

chocolate chip cookies di Maurizio Santin



Sono testarda
ma non sono un tipo paziente
Non mi piace avere torto
ma non sono presuntuosa
voglio fare bene
e voglio andare fino in fondo nelle cose che inizio.

L'altro pomeriggio ho buttato nella spazzatura una torta di mele.
Qualcosa non aveva funzionato, colpa del solito forno? Può darsi
Però che fastidio...
Non potevo restarmene con le mani in mano e così ci riprovo,
con un'altra ricetta però
che già di mele non avevo più voglia
ma di cioccolato e di un buon biscotto fragrante sì...

La ricetta l'ho trovata sul blog di Claudia, Mon Petit Bistrot, che è a mio avviso uno dei più affidabili della rete, non è la prima volta che provo le sue ricette e sono sempre di ottima riuscita. Di Maurizio Santin avevo già provato la torta Tenerella (uno di quei dolci d'estate di cui non ho scritto!), buona ma questi Cookies, lo sono molto di più!
Mi hanno improvvisamente portato indietro di quattro anni, ai miei giorni parigini, in cui questi deliziosi biscotti al burro li mangiavo a tutte le ore: in piena notte di ritorno da giri romantici o alla mattina inzuppati nel latte.

Li ho fatti in due riprese perché rispetto ai tempi di riposo dell'impasto indicati da Claudia io ho avuto bisogno di molto più tempo. Così una parte è andato in cottura poco dopo, l'altra il giorno seguente. Vi consiglio di optare per questa seconda soluzione e di lasciare la frolla a riposo in frigo una notte intera.

Quando li si morde, fragranti e morbidi allo stesso tempo grazie alla dolce rotondità del burro sprigionano un vago sentore di tostato, probabilmente dato dallo zucchero semolato che in cottura caramellizza un po'.





Ingredienti
Riporto la ricetta di Claudia

200 g di burro pomata
200 g di zucchero semolato
370 g di farina 00
250 g di cioccolato fondente
1uovo + 1 tuorlo
5 g di lievito in polvere
2 g di bicarbonato
1 pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 180° C.
In una ciotola capiente lavorare con una spatola il burro pomata con lo zucchero e il pizzico si sale fino a ottenere una crema liscia ed omogenea. Aggiungere un uovo intero e un tuorlo e continuare a lavorare per amalgamare il tutto.
Aggiungere la farina setacciata, il lievito e il bicarbonato. Lavorare l’impasto per far assorbire tutta la farina; aggiungere il cioccolato tritato grossolanamente, o le gocce, e mescolare bene per avere una distribuzione regolare.
Coprire con la pellicola da cucina e lasciar riposare in frigorifero 30 minuti*.
Quando il composto sarà indurito, stendere su un piano di lavoro una striscia di pellicola e disporvi sopra metà della pasta ottenuta; modellare con le mani a forma di un lungo cilindro. Chiudere con la carta e, tenendo le estremità, far rotolare questa salsiccietta per avere un aspetto liscio e regolare. Annodare gli estremi e tagliare l’eccesso.
Quando i due cilindri di pasta saranno pronti basterà decidere se cuocerli entrambi o conservarne uno in freezer per utilizzarlo in seguito.
Volendo procedere alla cottura riporre nuovamente in frigorifero almeno 15 minuti: questo passaggio renderà la pasta facilmente porzionabile con il coltello e garantirà la friabilità dei biscotti.
Eliminare la pellicola e con un coltello affilato tagliare il cilindro in fette spesse circa 1,5 cm; disporle su una placca da forno foderata con l’apposita carta e cuocere per 12/15 minuti a 180° C, comunque fino a colorazione. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente, preferibilmente su una grata, e conservare in un contenitore chiuso.

* Come vi dicevo 30 minuti di riposo non sono sufficienti per fare indurire il composto così come i 15 successivi. Io suggerisco almeno un paio d'ore di riposo prima di formare i cilindri e poi di lasciare questi in frigo almeno una notte prima di tagliare i biscotti.